La filosofia del meteco
L’accostamento di due parole appartenenti a campi semantici apparentemente diversi custodisce un pensiero che unifica stato d’animo e realtà. Nell’Antica Grecia, il Meteco era lo straniero residente stabilmente nelle città-stato, che nella tripartizione delle classi si poneva tra il cittadino e il non libero.
Al giorno d’oggi, il termine indica lo straniero, colui che ha cambiato casa, che è lontano da casa, l’emigrante. Nel mondo contemporaneo i flussi migratori volontari o obbligatori coinvolgono ogni strato sociale, dislocando ad ogni latitudine un crescente numero di persone per indefiniti lassi di tempo. Questa peregrinazione rende la coscienza individuale un pendolo che oscilla continuamente tra appartenenza e separazione. Questa erranza moderna vibra tra libertà e dipendenza, ponendo l’individuo tra i due poli, rendendolo un Meteco nel Mondo.